
Il regime transitorio per la distribuzione dei dividendi si applica ai dividendi distribuiti a soci soggetti IRPEF non imprenditori, prodotti fino al 31 dicembre 2017. Questo regime prevede un doppio binario di tassazione a seconda della natura della partecipazione del socio. In particolare, i dividendi distribuiti a soggetti titolari di partecipazioni non qualificate sono soggetti a una ritenuta alla fonte del 26%. Al contrario, i dividendi distribuiti a soggetti titolari di partecipazioni qualificate sono soggetti a una tassazione parziale, che concorre a formare il reddito imponibile del socio.
Le percentuali di tassazione parziale variano in base all’anno di produzione degli utili. Per gli utili prodotti fino al 2007, la percentuale di tassazione parziale è del 40%. Per gli utili prodotti dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2016, la percentuale di tassazione parziale è del 49,72%. Infine, per gli utili prodotti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, la percentuale di tassazione parziale è del 58,14%.
È importante notare che, per i soli utili distribuiti a percipienti residenti in Italia, si applica la presunzione prevista dall’art. 1, comma 4, del D.M. 26.05.2017. Questa prevede che, per le distribuzioni effettuate a partire dal 2016, i dividendi si considerano formati prioritariamente con utili formatisi nei periodi dal 2008 al 2016.
Il regime transitorio è stato introdotto per evitare perdite finanziarie alle aziende e si applica sino alla fine dell’esercizio 2022. A partire dal 1° gennaio 2023, la tassazione sarà uniformata per tutti i dividendi distribuiti con utili formatisi a partire dall’esercizio 2018, con una ritenuta alla fonte del 26%.
Tuttavia, per gli utili relativi a partecipazioni qualificate, può ancora essere applicata la disciplina previgente, ovvero la concorrenza parziale alla formazione del reddito soggetto ad IRPEF, solo se la delibera di distribuzione viene adottata entro il 31 dicembre 2022.
In sintesi, il regime transitorio per la distribuzione dei dividendi prevede una tassazione differenziata in base alla natura della partecipazione del socio e alla data di produzione degli utili. Il regime scadrà alla fine dell’esercizio 2022 e, a partire dal 2023, tutti i dividendi distribuiti con utili formatisi a partire dall’esercizio 2018 saranno tassati con una ritenuta alla fonte del 26%. Tuttavia, per gli utili relativi a partecipazioni qualificate, può ancora essere applicata la disciplina previgente solo se la delibera di distribuzione viene adottata entro il 31 dicembre 2022.
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